Digitale senza lutto. Davide Sisto: «La IA offre l’illusione del per sempre»

Nel suo nuovo libro *Vivere per sempre. L’aldilà ai tempi di ChatGPT*, Davide Sisto analizza come l’irruzione dell’intelligenza artificiale generativa stia trasformando il nostro modo di affrontare la morte. Non si parla più solo di profili Facebook che diventano memoriali, ma di app e sistemi che promettono di dialogare con i defunti o ricrearne la voce e la presenza. Sisto introduce il concetto di ‘foreverismo’, cioè la tendenza a registrare e conservare tutto, negando l’irreversibilità del tempo e cancellando così la nostalgia. Osserva che nei Paesi asiatici, per ragioni culturali e di mercato, si moltiplicano applicazioni che permettono di interagire con defunti e persino animali domestici, mentre in Occidente emergono esperienze simili attraverso social e avatar. Nei diversi social la morte viene trattata in modi specifici: Facebook come luogo memoriale, TikTok e YouTube come spazi in cui raccontare il proprio dolore, Instagram come canale per togliere tabù. Sisto sottolinea che condividere il lutto online non significa per forza pornografia del dolore, ma può ridare una dimensione collettiva al vivere la perdita. La sfida culturale, avverte, è accettare la finitezza: evitare che il passato saturi il presente e impedisca la nascita di qualcosa di nuovo.