Il perdono di Erika e la fede nello spazio pubblico
L’assassinio di Charlie Kirk ha generato forti contrapposizioni ideologiche e verbali. In questo clima, il gesto di Erika, vedova di Kirk, che ha pubblicamente perdonato l’assassino del marito, ha colpito per la sua radicalità evangelica, disapprovata persino dal presidente Trump. Erika ha detto di ispirarsi alle parole di Gesù: «Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno». Questo gesto mette in discussione approcci sociologici e ideologici, ponendo con forza il tema della fede nello spazio pubblico. Giuliano Ferrara, in un editoriale sul Foglio richiamato dall’articolo, osserva come in Europa la laicità sia diventata spesso esclusione della fede dalla sfera pubblica, mentre negli Stati Uniti essa si traduce nella convivenza tra diverse religioni, con un riconoscimento simbolico e concreto del ruolo di Dio nella società. Ferrara si interroga se un’Europa che rinnega le proprie radici cristiane, privilegiando un’idea di neutralità basata solo sui diritti individuali, non rischi di implodere. Pietro Baroni, su Il Sussidiario, ha sottolineato che la vera pace non nasce dallo schierarsi, ma dal perdono, parola oggi sempre più dimenticata.
