Tamaro contro l’insegnamento della letteratura alla scuola primaria: ‘Si tende a sezionare i testi come cadaveri, invece il libro deve emozionare, non funzionare’
Intervenendo a un convegno della Fondazione Luigi Einaudi, la scrittrice Susanna Tamaro ha sottolineato l’importanza del linguaggio e della fisicità, soprattutto per bambini e ragazzi. Ha affermato: ‘Senza parole si è poveri e manipolabili’. Per la Tamaro, è fondamentale che i giovani riconquistino il possesso del proprio corpo e della propria mente, imparando a ‘muoversi, fare capriole’, riscoprendo la fisicità. Il percorso di riappropriazione passa anche attraverso la scrittura a mano, un gesto che richiede sforzo, ma che al tempo stesso, come sosteneva l’etologo Konrad Lorenz, genera piacere nell’apprendimento. La scrittrice ha poi criticato l’approccio all’insegnamento della letteratura nelle scuole primarie, dove, a suo dire, si tende a ‘sezionare i testi come cadaveri’ alla ricerca di difetti tecnici. Ricordando un aneddoto, ha raccontato di una bambina che, dopo aver apprezzato la storia di un albero, ha sollevato un ‘problema’: l’assenza dell’antagonista entro pagina 30. ‘Insegniamo la letteratura come qualcosa che deve funzionare, ma la letteratura deve emozionare’, ha concluso Tamaro.
