Il Papa e l’enciclica «Dilexit nos»: «Ritornare al cuore per cambiare il mondo»
Per Francesco, «il mondo può cambiare a partire dal cuore» perché «gli squilibri di cui soffre il mondo contemporaneo si collegano con quel più
profondo squilibrio che è radicato nel cuore dell’uomo». Nella prima parte, è come se opponesse l’immagine del cuore all’ «io penso» cartesiano, con un riferimento all’intelligenza artificiale: «Si potrebbe dire che, in ultima analisi, io sono il mio cuore, perché esso è ciò che mi distingue, mi configura nella mia identità spirituale e mi mette in comunione con le altre persone. L’algoritmo all’opera nel mondo digitale dimostra che i nostri pensieri e le decisioni della nostra volontà sono molto più “standard” di quanto potremmo pensare. Sono facilmente prevedibili e manipolabili. Non così il cuore».
