Cosa vedi di diverso?
Anche se capita molte volte è sempre una novità. Arrivo a scuola con una certa idea, avendo preparato alcune provocazioni, e poi accade un imprevisto che non vuoi bloccare. Sono distratti, hanno in mente altro, è l’ultima ora. A un certo punto, però, nasce la questione: ‘Cosa vuol dire rispettare l’altro? Chi è l’altro per me?’. Il dialogo si fa presto intenso, quasi non si capisce più di essere all’ultima ora. La lezione si avventura nel grande campo del rapporto con gli adulti, e senza girarci troppo attorno, arrivano ad ammettere la decisione di non mettersi in gioco con i grandi perché, secondo loro, non disposti ad andare fino a giovarsi. Un loro, però, faccio notare che si è aperto, invece, rispetto all’anno precedente. La sua risposta mi ha spiazzato: ‘Ma con lei è diverso’. Io, incuriosito, domando: ‘Cosa vedi di diverso?’. E lui: ‘Lei tiene a noi’. Si crea un silenzio strano dove, per un attimo, mi è sembrato di essere il protagonista della scena.
