Netanyahu e lo zenit della violenza: la denuncia di Leone XIV e di 28 Paesi del mondo
Massimo Borghesi descrive una violenza giunta al suo picco estremo: «Netanyahu e i ministri del suo governo hanno superato ogni limite», agendo con cinismo politico e visione messianica. Secondo Borghesi, per ogni ebreo ucciso sono morti circa 60 palestinesi, tra cui molti bambini, anziani e donne. La guerra ha consolidato il potere del premier israeliano attraverso il terrore, mentre l’opposizione interna chiedeva da tempo le sue dimissioni. I bombardamenti colpiscono non solo obiettivi militari ma anche scuole, ospedali, quartieri, Onu – trasformando la guerra in gestione e l’etica in calcolo. Papa Leone XIV e una mobilitazione diplomatica internazionale di 28 Stati chiedono la fine immediata del conflitto. L’articolo denuncia il «collasso della deterrenza etica» e definisce l’esodo forzato di milioni di palestinesi una tragedia inaccettabile. Israele, conclude Borghesi, dovrebbe saper custodire la propria memoria storica, non cancellarla, mentre il premier resta legato a una politica di guerra che lo rende per molti più una disgrazia che un difensore dell’Occidente.
