Guardarsi negli occhi senza vergogna
Un detenuto di coscienza russo condivide la sua esperienza in una colonia penale, esprimendo gratitudine per le lettere ricevute da adolescenti italiani e da suo figlio. Questi messaggi lo hanno aiutato a ritrovare dignità e pace interiore, rafforzando la sua convinzione nell’importanza dei valori umani universali. Scrive: ‘Tutte queste parole, per me importantissime, hanno riempito di un’incredibile forza interiore la mia vita nel campo’. Riflette inoltre sul disprezzo della persona come causa principale dei mali della società: ‘Questa causa è come se vibrasse nell’aria, portata da onde invisibili, e ha un nome: disprezzo della persona’.
