Giovanni Allevi: «Mi danno due anni di vita, ma io arriverò a 95. Sono alla 23esima infusione, ogni volta il dolore alle ossa aumenta»
Il compositore Giovanni Allevi, a cui tre anni fa è stato diagnosticato un mieloma, racconta in un’intervista il suo percorso di cura: «Sono alla ventitreesima infusione, ogni volta aumenta il dolore alle ossa ma continuo a sorridere». Allevi descrive l’ospedale come la sua «seconda casa», un luogo di forza e umanità condivisa con altri pazienti. Nonostante le statistiche parlino di due anni di vita, dichiara: «Io festeggerò i 95 anni». Riflette sul significato di vivere pienamente il presente, libero dall’ansia del successo e dalle aspettative. Racconta il momento devastante della diagnosi e il valore della solitudine come occasione di contatto con la sorgente vitale interiore. A novembre uscirà il docufilm Allevi – Back to Life, presentato alla Festa del Cinema di Roma, che ripercorre in musica e immagini la sua malattia intrecciata con la sua arte. «Il mio sogno è che chi vedrà il film esca con il cuore traboccante di gioia di vivere», afferma. Sul futuro dice: «Dal primo giorno di ricovero ho cominciato a comporre un’opera che avrei diretto se fossi sopravvissuto».
