Quando le pietre parlano
Il concetto di tempio, dalle prime case e catacombe cristiane fino alla grandiosa Basilica di San Giovanni in Laterano, riflette una profonda evoluzione nel rapporto tra fede e spazio fisico. Sebbene le chiese siano ‘l’involucro accogliente del nostro rapporto con Cristo’, non possono sostituire l’affezione personale per Lui. Già i primi cristiani, come il filosofo Giustino, affermavano che ‘il Dio dei cristiani, che è invisibile, non si può circoscrivere in alcun luogo, ma riempie il cielo e la terra ed è venerato e glorificato ovunque dai suoi fedeli’. Anche Cristo stesso mise in discussione la permanenza delle strutture fisiche, dicendo: ‘Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta’.
Nonostante ciò, la necessità di un luogo fisico emerse per celebrare la Liturgia e radunare la comunità cristiana, come suggerisce l’etimologia stessa del termine ‘chiesa’ (ekklesía: comunità, convocazione). Architettura, arte e ogni elemento all’interno della chiesa furono quindi incaricati di significare ‘la ragione del radunarsi’, agendo come un ‘silenzioso grido volto a comunicare la presenza di un Altro’. Tuttavia, l’essenza della fede trascende queste strutture; ‘C’è una cosa, però, che non può essere sostituita dalle pietre, dall’arte, dal tempio: il modo con cui ciascuno ha deciso di vivere la vita’. Papa Francesco ha evidenziato la scelta sorprendente di Dio di iniziare il rinnovamento non dai templi, ma ‘dal grembo di una donna piccola e povera del suo Popolo’, sottolineando come l’intervento divino spesso parta dalla periferia. Questo ci ricorda che ogni tentazione di ‘rifugiarci in strutture, fisiche o mentali che siano’ dovrebbe riportarci a guardare le pietre dei nostri templi, non per adorarle, ma per richiamare ‘l’incessante iniziativa di un Altro in mezzo a noi’. Don Giussani chiarisce ulteriormente che ‘Il coinvolgimento di Dio con la vita dell’uomo si attua sempre attraverso un punto preciso, carnale, nel tempo e nello spazio, in cui l’interferenza del Mistero avviene. È l’idea di tempio’, evidenziando che il tempio rappresenta il metodo scelto da Dio per farsi conoscere.
