Cazzullo: “Oggi la Rerum novarum ci parla ancora”
Il giornalista Aldo Cazzullo, autore dell’introduzione alla nuova edizione della “Rerum novarum”, ne sottolinea l’attualità profetica anche dopo oltre 130 anni. Afferma che il testo affronta la centralità della dignità del lavoro e delle disuguaglianze, denunciando derive sia della rivoluzione che dell’indifferenza. Nonostante la crisi della politica e la scristianizzazione del nostro tempo, “la Chiesa non deve mai sottovalutare la forza enorme che ancora possiede” . Cazzullo evidenzia come la Rerum Novarum anticipi le sfide dell’era digitale e dell’intelligenza artificiale, temi che Papa Leone XIV ha scelto di raccogliere nel suo pontificato assumendo quel nome proprio in riferimento a Leone XIII. La dottrina sociale resta alternativa necessaria nella società globale: criticando paradisi fiscali, disuguaglianze e concentrazione del potere, il giornalista richiama alla necessità di riformare l’etica sociale e valorizzare il senso del bene comune.
