Quell’inquietudine che diventa un filo tra Francesco e Leone

Nei giorni del cambio di pontificato da Francesco a Leone XIV, emerge un segno spirituale fondamentale: l’«inquietudine». Un’attitudine proposta insistentemente da papa Francesco e che Leone XIV ha abbracciato come apertura al futuro. Spadaro spiega che il volume da lui curato non è solo cronaca, ma un diario «di una Chiesa che non si accontenta, che non si chiude, che resta in ascolto della storia». L’inquietudine diventa così dimensione spirituale, condizione profetica che sostiene il discernimento, la sinodalità, la fraternità e l’attenzione alle sfide contemporanee come l’intelligenza artificiale. Non è semplice nostalgia: è tensione evangelica che anima i gesti, le parole e le riforme, in continuità spirituale tra i due Papi.