Concertone Primo Maggio 2025: non diritti da festeggiare, ma un lavoro da riscoprire

Federico Pichetto osserva come il Concertone del Primo Maggio 2025, pur raccogliendo grande partecipazione popolare e numerose esibizioni artistiche, abbia mancato l’occasione di riflettere profondamente sul significato del lavoro. L’assenza di slogan politici significativi e la quasi totale mancanza di prese di posizione incisive degli artisti hanno reso evidente un vuoto culturale e ideale attorno al tema del lavoro stesso. Pichetto evidenzia l’importanza simbolica del messaggio di Papa Francesco, il quale ha ribadito che i lavoratori non devono essere considerati semplici strumenti di profitto, un monito che tuttavia è rimasto sostanzialmente inascoltato durante l’evento. L’autore critica l’approccio attuale al lavoro, ridotto spesso a mero obbligo o a sterile rivendicazione di diritti, e propone invece di riscoprire la dimensione umana e creativa del lavoro come fattore essenziale di crescita personale e comunitaria. Secondo Pichetto, senza questo recupero di senso, anche le richieste più legittime finiscono per perdere forza e significato, diventando difese di qualcosa che la società contemporanea non sembra più apprezzare né desiderare.