MATURITÀ 2025/ Prima prova, quella “domanda di realtà” che dovrebbe interrogare noi docenti
Monica Bottai riflette sulla prima prova della Maturità 2025, sottolineando come le tracce – da Pasolini a Borsellino, da Pievani a Tomasi di Lampedusa – offrano spunti significativi per un confronto con la realtà. Tuttavia, osserva come la qualità dei temi prodotti dipenda meno dalla traccia e più dalla capacità degli studenti di mettersi in gioco. L’autrice denuncia una scuola che rischia di perdere il legame tra studio e realtà, e invita i docenti a recuperare la dimensione educativa del proprio insegnamento per accompagnare i giovani a un’espressione autentica di sé.
