Il cristianesimo non è una devozione privata ma impegno per un mondo più giusto e fraterno
Il 28 agosto 2025, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza nella Sala del Concistoro una delegazione di rappresentanti politici e civili della Val de Marne, diocesi di Créteil. Il Pontefice ha ribadito che «il cristianesimo non si può ridurre a una semplice devozione privata, perché implica un modo di vivere in società improntato all’amore di Dio e del prossimo che, in Cristo, non è più un nemico ma un fratello».
Il Papa ha incoraggiato gli eletti a vivere la fede nel loro ruolo pubblico, nonostante le difficoltà legate a una laicità spesso fraintesa in Francia. Ha ricordato che la salvezza di Cristo abbraccia tutte le dimensioni della vita – cultura, economia, famiglia, lavoro, salute, politica – e che la carità, dono ricevuto nel battesimo, deve diventare anche carità sociale e politica, capace di rinnovare strutture e ordinamenti.
Ha esortato a non separare la propria identità cristiana dall’impegno politico: «Non c’è da una parte l’uomo politico e dall’altra il cristiano, ma l’uomo politico che, sotto lo sguardo di Dio, vive cristianamente le proprie responsabilità». Il Papa ha invitato i responsabili a unire coraggio e fede, anche quando occorre dire “no” per difendere la verità, ricordando le parole di Cristo: «Abbiate fiducia; io ho vinto il mondo» (Gv 16,33).
Concludendo, Leone XIV ha incoraggiato i presenti a custodire la speranza di un mondo migliore e a confidare che, uniti a Cristo, i loro sforzi porteranno frutto. Ha affidato la diocesi e la Francia a Nostra Signora dell’Assunzione, impartendo la Benedizione Apostolica.
